domenica 29 gennaio 2012

Viva

Per sentirsi veramente 'vivi' è
bello inventarsi ogni giorno
e scoprirne con stupore la 'diversità'.
Quella diversità che non deve riflettere
la perfezione in noi e negli altri.
Non deve chiedere e neppure rispondere.
Dev'esserci e basta.!
Inventarsi quanto sia grande 'innamorarsi'...
...di uno sguardo, di un sorriso,
come di una canzone o di un vestito.
Innamorarsi di...una parola detta, scritta,
desiderata.
Viva, così mi sento, e non perchè biologicamente
funzioni tutto; troppo facile.
Mi sento 'viva' perchè lo sono,
al contrario di quanti esibiscono le loro
innumerevoli impalcature su un falso,
nonchè plastificato palcoscenico.
O ancora, al contrario di quanti vedono
buii, nebbie, perchè la paura di andare
'oltre' li paralizza.
In questa fredda nottata di fine gennaio,
la mia ispirazione è scrivere pezzetti di sogni
fatti vita.
Sogni, frutto di una complicità antica,
priva di promesse,ma con la sola intesa
dell'esserci in un momento qualsiasi.
Stasera mi ero inventata ...forse un film
forse un libro, al caldo, con la flebile luce
che illumina la mia stanza segreta.
Ed invece ho scritto!
Ora squilla il cellulare.
E' l'altra parte di me, di chi amo di più..
che mi dice :" Sere, aspettami, sono quasi
arrivato a casa".
Se per qualcuno non significa niente tutto ciò,
per me significa molto, tutto.
Piccoli dettagli, in così pochi minuti.
L'attesa svanisce.
Vado. Lui è qui, ora.

Serena

martedì 17 gennaio 2012

Tempo di viaggio


C’è un solo viaggio possibile: quello che facciamo nel nostro mondo interiore.
Non credo che si possa viaggiare di più nel nostro pianeta.
 Così come non credo che si viaggi per tornare.
 L’uomo non può tornare mai allo stesso punto da cui è partito, perché, nel frattempo, lui stesso è cambiato.
 Da sé stessi non si può fuggire.
                                                 Andrej Tarkovskij

martedì 3 gennaio 2012

Perdermi



Chiudo gli occhi,
                    mi ritrovo su deserti rossi a camminare
                    senza nè meta nè controllo.

Mi perdo...nell'infinito di un tramonto,
                   più mi perdo, più mi piace vagare
                   scordando la strada del ritorno.


In questo mio misterioso 'vagare' scopro sogni
                  inspiegabili, proibiti, filmati come un
                  flasch-back.


Nel vento freddo della notte, nel richiamo del
                 mio essere, riapro gli occhi...
                 libero maliziose tentazioni
                 che come musica, plasmano
                 l'acme dell'inconscio.  


                 [Serena]