Ed allora ti accorgi di cosa sia il vento…
del lampo che fa piovere sulla ragione,
delle stagioni coltivate in serra
a partorire frutti viziati e persi.
Ti accorgi del tuo bianco, solo allora…
della neve accumulata sopra il fiato muto
delle continue frane verso il fondo…
verso lo spregevole concetto
che mi radica e solca tra le pieghe della mano.
E ti accorgi della notte,
delle sue tasche fonde senza uscita
delle lucciole senza origine geografica…
ti accorgi di cosa sia un soffio,
dell’ansia, del distacco … dalle emozioni,
dai sogni… dal dolore che fa male
e dagli anni sfarinati sul paltò.
Padrone oramai d’ogni trascorso
ti sei verniciato addosso un tempo onesto
per qualsiasi racconto…
un’entrata d’emergenza nella tua storia!
©blu
Fotografia: Michail Chepelov – Sadist
LightRoom: FP!
http://bludinotte.wordpress.com |
Ringrazio Blu, per la sua gentile concessione a pubblicare
una delle sue più belle poesie nel mio spazio.
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